Viscere
di Marco
Disfare ciò che sono
in questo vuoto
interiore
ove tutto non appare
appare sfuggendo,
trovo l’inconsistenza
nella mosca che si posa
ronzando fastidiosamente,
brusio incessante
ti prego annullati
scompari
bramo silenzio,
SILENZIO!
Tra le mura
occhi lucidi
nevrosi,
l’abbandono necessario
tutto sfugge
ormai il tuo corpo balla
senza il mio.
Io muoio
tra mura spoglie di un paese lontano.